Mit Freude haben wir die Nachricht über den Rücktritt der Entscheigung junge „sogenannte“ Flüchtlinge in unserem Zarenbrunn aufzunehmen, bekommen.
Es handel sich um einen kleinen Sieg. Die Freunde der Borodine Stiftung, und auch die Lega Nord Meran, haben sich auf diesen Thema stark eingesetezt.
Von der Lega Nord wurde zuerst ein Beschlussantrag im Gemeinderat vorgestellt, danach wurden auch Treffpunkte mit der Bevölkerung, Unterschriftsammlung und weitere Initiativen und Protesten unternommen, um diese absurde Entscheidung zu bekämpfen.
Scheinbar sind so manche Meraner Politiker überzeugt, dass die Wahlen ihnen auch eine Sorte Allmächtigkeit über den Schicksaal der Mitbürgern gesegnet hat. Einbildung ist für diese Politiker auch eine „Bildung“ und sie marschieren stolz damit herum.
Wir haben jedoch nur eine Schlacht gewonnen, leider nicht den Krieg.
Die „sogennante“ Flüchtlinge werden irgenwo anders landen. Damit stellt sich das Problem von vorne wieder.
Andere Leute die von dieser absurden Well-Come Politik geschädigt werden, haben das gleiche Recht von uns verteigt zu werden.
Desswegen mahnen wir die meraner politische Mehrheit schon von Heute an.
Die Lega Nord Meran wird sich weiterhin gegen diese wahnsinnige, kurzsichtige und strengst zwangsempfängige Impositionen stark einsetzen.
Noch dazu, kein IUS SOLI.
Prendiamo atto con piacere che la ragionevolezza sul „caso Zarenbrunn“ ha avuto il sopravvento.
Ci permettiamo, sommessamente, far presente che oltre ad una vittoria per la comunità russa, lo è anche della Lega Nord Merano che, conscia della scelleratezza scaturita da qualche mente politicamente bacata e ostinatamente perseguita contro ogni buon senso, ha dapprima presentato una mozione in Consiglio Comunale (regolarmente bocciata), e successivamente fatto una protesta davanti allo Zarenbrunn, promosso raccolta firme, gazebo e incontri con la popolazione al fine di scongiurare questo potenziale scempio.
Tuttavia si è vinta una battaglia, non certo la guerra.
La decisione strampalata di perseguire su questa accoglienza scabrosa non fa altro che spostare il problema da un’altra parte.
Forse il concetto non è chiaro. Non vogliamo imposizione di carità fasulla che non sentiamo nostra.
Se si crede in questo modo di prendere per il naso la popolazione, sappiano i poco lungimiranti fautori di questa imposizione forzata, che non molleremo l’osso. Come per lo Zarenbrunn, staremo sulla breccia per evitare che alla popolazione meranese venga imposta arrogantemente una scelta fatta da politici che abusano del loro mandato.
E già che ci siamo.. NO IUS SOLI !!!